La pratica dello yoga aiuta a farci percepire come una unità di Corpo-Mente-Spirito, dove tutto è collegato sia al nostro interno, sia l’interno con l’esterno. Cosa significa?
Quando una parte della nostra personalità si muove, un’altra parte uguale corrispondente si muove ad un altro livello. Ad esempio nel momento in cui si ha un’esperienza transpersonale anche una parte del profondo, come le paure, l’aggressività, … si muove. Così accade spesso che dopo un’esperienza transpersonale vengano alla luce le tendenze o tematiche che fino a quel momento non si conoscevano; viceversa quando si elaborano cause dolorose fino a trasformarle ed integrarle in un equilibrio quotidiano, si crea più spazio nella personalità per esperienze di grande espansione, come l’amore per tutti gli esseri, la percezione della bellezza in ogni cosa, intuizioni.. e così via. Semplicemente i momenti di buio e di luce si alternano in un continuum perchè la nostra personalità si evolva verso il riconoscimento della propria vera natura come Luce divina e Amore incondizionato.
Corpo, Mente, Spirito si muovono sempre insieme contemporaneamente, anche se non ce ne rendiamo conto.
Questo vale per qualsiasi cosa facciamo e pensiamo, durante la pratica di yoga, il lavoro, la relazione con gli altri, con noi stessi, ecc..
Come si traduce tutto questo nella pratica di hatha yoga?
Facciamo assumere al nostro corpo delle asana, delle posizioni che rispecchiano delle figure, a volte sono immagini di animali (la gru, la tartaruga, il delfino, ecc.), a volte di oggetti (l’aratro, il ponte, la candela, ecc..) oppure immagini come il guerriero, la mezza luna, e così via. Il fatto di far assumere certe posizioni al nostro corpo (e se non riusciamo possiamo anche solo immaginare di assumerle) evoca determinate sensazioni, emozioni e sentimenti che sono correlati ai nostri pensieri. Nella sezione “leggi psicologiche” si può notare come azioni/immagini/pensieri/emozioni siano collegati e come possiamo armonizzarli consapevolmente.
Per questo è fondamentale iniziare a conoscere se stessi, per rendersi conto delle proprie abitudini, ad esempio come vediamo noi stessi (sono troppo piccolo, basso, alto, magro, grasso, ignorante, brutto, bello, saccente….) e portare la nostra consapevolezza quindi la nostra scelta là dove solitamente ci muoviamo secondo degli automatismi. Proprio questo processo di risveglio, di divenire consapevoli dei propri pensieri, emozioni, azioni, e di riconoscere la propria vera natura divina, rende liberi di fronte a qualsiasi situazione. Dall’esperienza di R. Assagioli nel periodo in carcere, “Libertà in prigione”:
“Mi resi conto che ero libero di assumere un atteggiamento o un altro nei confronti della situazione, di darle un valore o un altro, di utilizzarla o meno in un senso o nell’altro. ….Compresi che dipendeva solo da me capire che ero libero di scegliere una o più di queste attività o atteggiamenti; che questa scelta avrebbe avuto effetti precisi e inevitabili, che potevo prevedere e dei quali ero pienamente responsabile. Nella mia mente non c’era dubbio alcuno circa questa libertà essenziale…”. (p. 28 Principi e Metodi della Psicosintesi terapeutica)
Corpo
Il livello del corpo fisico è composto da: organi dell’azione, sensi, elementi.
Si usa il corpo fisico per agire.
E’ riconosciuto dalla medicina ufficiale ed ampiamente documentato che la pratica di hatha yoga nel tempo dà grandi benefici al nostro corpo fisico, a livello del sistema nervoso ed endocrino, a livello muscolare, delle articolazioni e della postura, è un “massaggio” agli organi interni ed una grande ricarica di ossigeno ed energia vitale. I vantaggi sul piano fisiologico riguardano ad esempio la circolazione, la pressione, l’insonnia. Nello specifico si nota:
- maggiore fluidità del sangue
- equilibrio della pressione
- elimina la stanchezza
- benessere fisico generale
Mente
Il livello della mente è composto da: sensi interni, intelletto, ego.
Si usa la mente per pensare, l’intelletto per scegliere/discriminare, l’ego per diversificare.
La mente è coscienza divina che si dà il limite di spazio-tempo per acquisire conoscenza di se stessi: la mente si deve dividere perchè passi un’energia per conoscere e per distinguere (distinguo una piazza da un’altra se sono diverse). Per questo lo scopo non è quello di eliminare l’ego, bensì di spostare la sua funzione, offrirgli canali positivi di espressione verso il Sè.
Alcuni vantaggi della pratica di yoga a livello psicologico riguardano la autovalorizzazione, una maggiore focalizzazione, una riduzione di aggressività o maggiore direzione dell’aggressività verso scopi benefici, quindi si hanno grandi benefici a livello mentale ed emotivo, si neutralizza lo stress, allevia da depressioni ed ansie, è un forte e decisivo coadiuvante nel trattamento dei disturbi psicosomatici. Durante la pratica di hatha yoga si sviluppa:
- la concentrazione, sul respiro, su dove mettere le mani, i piedi, gli arti, i muscoli;
- il silenzio, esterno ed interno;
- l’ ascolto, si ascolta di più se stessi e gli altri;
- lo sperimentare diverse emozioni, come l’entusiasmo che nasce dalle posture capovolte, la commozione delle posture che aiutano l’apertura delle anche, la determinazione e stabilità delle posture in piedi, e così via.
- il divertimento, dato a volte dal superamento dei propri limiti, per assumere posizioni strane, per la condivisione insieme agli altri.
- la sensibilità sociale, un senso di etica, si porta l’ attenzione sviluppata per se stessi anche agli altri e al mondo che ci circonda.
Spirito
Il livello dello spirito è composto da uno stato di unità, oltre il limite spazio-tempo del corpo e della mente, è alla base di tutti gli altri livelli, per questo è sempre presente, durante la veglia, il sogno e il sonno. Ne si può fare esperienza tramite la meditazione, in cui si osservano cambiamenti fisiologici come: il metabolismo si abbassa, il riposo è più efficace del sonno, si sciolgono le tossine, il respiro si fa più sottile e quieto portando ad un risparmio di ossigeno, i lobi cerebrali funzionano all’unisono.
Nello spirito si è in una condizione di Essenza, Infinito, Pura Esistenza. Lo spirito è.
Lo strumento più efficace per fare esperienza di questo livello è la Meditazione.
Meditiamo perchè abbiamo una mente, tutti possono meditare purchè abbiano una mente, è un processo spontaneo secondo il quale la mente perde i suoi limiti (va fatta eccezione e particolare attenzione a casi di patologie gravi, quali la schizofrenia).
La meditazione può essere svolta secondo modalità diverse:
– la concentrazione, rendere i limiti così vincolanti da far esplodere la mente, affinchè possa trascendere i suoi stessi limiti. Ad esempio la concentrazione su un oggetto, un punto, un pensiero.
– lasciare la mente libera, non porre alcun limite, osservare i pensieri e le loro fluttuazioni, riportare costantemente l’attenzione al respiro, finchè i pensieri stessi si quietano e svaniscono, così da trascenderli.
– la contemplazione, metodo di autoanalisi, il porsi una domanda e attendere che la risposta arrivi (togliere i concetti mentali).
– portare l’attenzione alle pause, ai momenti di giunzione tra l’inspiro e l’espiro, tra un momento che finisce e l’altro che sta per iniziare (in questa pausa c’è uno spazio infinito).
Se consideriamo lo spirito qualcosa di intimo, profondo, sottile, impalpabile, che sentiamo esistere al nostro interno, possiamo notare come nello “sviluppo” (togliere i viluppi) della nostra Coscienza, si diventi sempre più consapevoli dei propri meccanismi, come questi cambino più fluidamente, in modo naturale verso una condizione di unità col Sè, che diventa unità al nostro interno tra i pensieri, tra il “penso-dico-faccio”, rendendoci più integri e capaci di scegliere di fronte a qualsiasi situazione.
Nella concezione del counseling psicosintetico il problema viene considerato sulla base di una visione ampia in cui ci si chiede “Cosa sta dicendo il Sè alla persona attraverso questa difficoltà….” per cogliere l’insegnamento che la difficoltà porta con sè e poter evolvere secondo il proprio progetto di vita. Lo spirito è in azione quanto più la personalità è armonica nei suoi elementi, ovvero quanto più i conflitti interiori sono in equilibrio, così che il raggio* dell’anima possa iniziare a prevalere sui raggi “corpo, emozioni, pensiero, personalità” per arrivare ad esprimere liberamente il proprio dono per il bene di sè e degli altri.
*la scienza dei 7 Raggi appartiene all’insegnamento teosofico da cui R. Assagioli ricavò la visione dei tipi umani (R. Assagioli era membro della Società Teosofica).